ISO 45001:2018 salute e sicurezza in azienda

Correva l’anno 1995 quando Brema ottenne la sua prima certificazione di processo. La ISO 9001 sembrava già un traguardo ai tempi. Una scelta volontaria e ampiamente sentita da tutto il team per promuovere il concetto di qualità in azienda: dai livelli di servizio garantiti al cliente, fino ai prodotti forniti. Un miglioramento significativo per lo sviluppo delle prassi operative da eseguirsi nel pieno rispetto di procedure organizzative, per strutturare e automatizzare i processi, razionalizzare le attività e ottimizzare i tempi e le risorse. 

Tanti riconoscimenti sono stati conseguiti dal nostro Gruppo dal 1995 ad oggi. Tanti sforzi ed energie sono stati impiegati per implementare una gestione organizzativa più attenta, responsabile e integrata. 

Dal 1995 voliamo al 2003 con l’ottenimento della certificazione OHSAS 18001 sul sistema di salute e sicurezza in azienda, per poi atterrare nel 2020 con l’adeguamento dello standard 18001 alla nuova UNI ISO 45001: un percorso che ha coinvolto tutte le funzioni aziendali e tutti i “Bremakers”, così ci piace definirci, nel perfezionamento di procedure e prassi organizzative. 

Un percorso che non rappresenta una moda o un trend passeggero, ma una direttrice di sviluppo necessaria per un approccio proattivo al cambiamento e all’innovazione. 

Saper mettere in prima linea la propria prevenzione significa cambiare comportamenti e abitudini, agire come testa pensante e consapevole: un impegno volto a proteggere il benessere individuale e collettivo. Che benefici ha portato l’ottenimento della certificazione ISO 45001 in Brema?

La certificazione 45001 relativa al sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro non risponde a un obbligo di legge, ma bensì alla volontà di Brema di promuovere l’importanza e la consapevolezza del concetto di sicurezza e salute sul posto di lavoro per la prevenzione di infortuni e malattie professionali dentro e fuori l’azienda. 

Con l’adozione della UNI ISO 45001, i diversi sistemi di gestione hanno l’occasione, per la prima volta nel rispetto di uno standard davvero internazionale, di operare in modo integrato. La nuova normativa prevede l’identificazione e la valutazione non solo dei rischi, ma anche delle opportunità di miglioramento emergenti dall’analisi dei processi e del contesto in cui l’organizzazione opera.

Il percorso certificativo ha sviluppato un’effettiva sensibilità alla tematica da parte di tutta l’azienda compreso il top management, chiamato a dimostrare il proprio impegno e la sua reale volontà di favorire il benessere delle proprie persone, attraverso un importante lavoro di prevenzione e attenzione. 

Per stimolare una cultura della sicurezza da parte di tutto il personale è necessario lavorare sulle relazioni interne ed esterne all’impresa. Rafforzando la comunicazione tra ogni collaboratore è possibile instaurare una sinergia di ideali e sintonia di pensieri sicura, praticata quanto condivisa. Come ci si può “cucire addosso” il valore della sicurezza”?

Tante le occasioni di incontro, schedulate periodicamente con il supporto dell’ufficio HR, per attivare veri e propri interventi formativi centrati sul fattore umano, che favoriscano una presa di coscienza e di responsabilità individuale sull’argomento. Solo con una formazione attentamente progettata si possono sviluppare competenze specifiche e si può lavorare su una corretta percezione dei pericoli presenti negli ambienti di lavoro. 

La percezione del pericolo è infatti un aspetto molto soggettivo e dipende sia da preconcetti personali, che dall’effettiva percezione del rischio al quale una persona viene esposta. 

Occorre passare da una “comunicazione di contenuti” a una “condivisione di comportamenti”; l’organizzazione deve assicurarsi che i lavoratori siano ampiamente consapevoli delle conseguenze delle pratiche lavorative, sulla loro salute e sicurezza: questo è l’obiettivo a cui tendere. Un modo diverso di vivere e respirare la sicurezza in azienda. Uno stile di vita davvero sentito da parte di tutti i lavoratori.