Ice Cube: ghiaccio per intenditori
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Trasformare il “semplice” mondo del bere in una occasione per fare “cocktail culture”. Una complessa ricerca dietro ogni cocktail e una facile comprensione per chi deve assaggiarlo. Ecco i pilastri su cui si fonda la filosofia di Mirko Turconi, Bartender Manager che a colpi di shaker, drink e luxury spirit ha trasformato una passione in una professione.
Realizzare un buon cocktail significa trovare il giusto equilibrio tra due aspetti legati tra loro: diluizione e raffreddamento. Il ghiaccio è prima di tutto un alimento e nei drink rappresenta un ingrediente imprescindibile della ricetta stessa.
Catapultiamoci sui banchi di scuola durante una lezione di chimica, una delle mie materie preferite. Essere un po’ scienziato e un po’oratore: anche questo si richiede al barista oggi. Lo scambio di calore tra due corpi, avviene quando gli stessi entrano in contatto tra di loro. Le molecole del corpo a temperatura maggiore, disperdono parte della loro energia verso le molecole del corpo più freddo finché anche queste ultime non raggiungono un livello di temperatura di equilibrio. Mi spiego meglio. Un cubetto di ghiaccio introdotto in un drink comincia subito a riscaldarsi prendendo calore dalla temperatura circostante; ma solo quando arriverà agli 0° C inizierà a raffreddare gli ingredienti con cui è a contatto e inevitabilmente anche a sciogliersi. Dunque, non esiste raffreddamento senza diluizione, e non esiste diluizione senza raffreddamento. Chiamiamola pure la “Legge fondamentale dei cocktail tradizionali”! Le due operazioni sono legate indissolubilmente. L’unico motivo per cui un drink diluisce è che vi si scioglie del ghiaccio e si trasforma in acqua. Provate a bere un Negroni a temperatura ambiente. Sicuramente vi fermereste al primo sorso perché non diluito. Con i suoi 28 gradi alcolici, uno dei drink più conosciuti al mondo, bevuto senza ghiaccio, sarebbe in grado di rovinare qualsiasi happy hour. Attenzione però, questo non significa che così si abbassa la quantità di alcool che assumiamo, ma solo che varia la sua percentuale sulla quantità totale nel nostro drink, e cioè il suo “tenore alcoolico”. La percezione può essere diversa e il gusto più gradevole, ma la quantità di alcool assunta rimane la stessa.
Cubetti di ghiaccio compatti, puri, cristallini e di lunga durata come il nostro ghiaccio gourmet Ice Cube. Perché un cubetto di qualità presenta queste caratteristiche?
Il ghiaccio consente di miscelare ingredienti con molecole differenti. L’acqua rilasciata dal ghiaccio è quella componente chiave che dà qualità al drink perché è proprio grazie ad essa che le varie molecole si amalgamano fra di loro, creando connubi di sapori e profumi inconfondibili. Questo per me è il vero senso del ghiaccio: l’evoluzione che solo lui sa donare alla bevanda. Vi faccio un esempio. Immaginate di sorseggiare il cocktail “Old Fashioned”. In questo drink il ghiaccio fa tutto. Si tratta di un cocktail da aperitivo a base di bourbon in cui vengono disciolti zucchero, angostura bitter ed essenza di scorza d'arancia. Dal gusto iniziale, intenso e deciso del Whisky, si passa a una fase intermedia dove prevalgono note e fragranze agrumate. L’Old Fashioned ricorda sul finale quasi un tè freddo, rifrescante e dal potere dissetante. Tre fasi evolutive della bevanda, ottenute grazie alla magia della diluizione.
L’Ice Cube di Brema presenta una grammatura e un taglio ideale all’inserimento del ghiaccio nello shaker e nel bicchiere. Una questione in primis tecnica, ma anche estetica. Perché l’occhio vuole la sua parte e gioca un ruolo fondamentale nell’emozione che un drink può regalare. Il cubetto gourmet Brema garantisce il giusto freddo che porta alla stabilizzazione del cocktail nel breve termine, rimanendo statico e compatto nel momento topico per eccellenza, l’interscambio ghiaccio/liquido. Quei famosi due/tre minuti cruciali che separano il drink dal bancone al tavolo del cliente in cui la bevanda non si deve annacquare, l’Ice Cube rimane statico e perfettamente compatto nel momento di apice interscambio ghiaccio/liquido.
Mirko Turconi | Bartender manager