Si chiama crioterapia ed è una metodologia di recupero dopo gli allenamenti e le competizioni sempre più diffusa tra gli sportivi d’alto livello. Ci racconta la sua esperienza Joshua Mikaele, Capitano di Rugby Parabiago 1948, la squadra che da anni ha all’attivo una collaborazione con Brema Group.
Il Rugby è uno sport duro, con molto scontro fisico. Al termine di ogni partita è buona pratica immergersi in una vasca d’acqua colma di ghiaccio. Obiettivo? Recuperare dall’affaticamento muscolare, smaltire l’eventuale acido lattico e lenire il dolore.
Se sul campo può sembrare una disciplina molto dura in cui il contatto è prerogativa fondamentale, fuori dal terreno di gioco non esiste alcuna sensazione di astio o rancore fra i giocatori, che nonostante i duri colpi rimediati in partita, festeggiano tutti insieme questo incredibile sport.
La storica partnership con Brema Group ci ha permesso di sperimentare i benefici della “terapia del freddo”. È impagabile potersi immergere in una vasca d’acqua con del ghiaccio al termine di uno sforzo fisico importante. Questa pratica svolge un’azione rilassante sciogliendo i muscoli ed evitando che rimangano contratti, rallenta il metabolismo dei tessuti muscolari e il loro deterioramento in seguito alla performance atletica.
“Recupero” è una delle parole preferite dagli sportivi quando sono nel bel mezzo di un ciclo di allenamenti molto intensi. Si tratta di un aspetto di fondamentale importanza quando si pianifica una periodizzazione dell’allenamento poiché è grazie a esso che si possono ottenere tutte le trasformazioni necessarie affinché si abbia un miglioramento di prestazioni.
Grazie alle immersioni in acqua ghiacciata, ho riscontrato personalmente un recupero più veloce e, in linea generale, un’attività di prevenzione dagli infortuni muscolari e tendinei da stress. Solitamente rimango “a mollo” non più di 15 minuti. Gli studi dimostrano che questa durata è la più efficace per ottenere il massimo dei benefici.